Ragno dell’anno 2019
Ragno formica – Myrmarachne formicaria (De Geer, 1778)
Il ragno formica Myrmarachne formicaria (De Geer, 1778) appartiene alla famiglia dei Salticidae. A livello mondiale questa famiglia conta 6,089 specie, 345 delle quali sono presenti in Europa. Il genere Myrmarachne è rappresentato da 3 specie in Europa, di cui soltanto M. formicaria è nota per l’Italia.
Si tratta di una specie Paleartica, che recentemente ha esteso il suo areale agli Stati Uniti per introduzione mediata dall’uomo. In Italia la specie si ritrova in zone di pianura e di mezza montagna fino ai 100 metri di quota circa. La specie non è soggetta a misure di protezione.
A differenza di altri Salticidi, che in genere hanno il corpo compatto e tozzo (si pensi al ragno zebrato Salticus zebraneus) Myrmarachne formicaria presenta un corpo esile ed allungato, lungo circa 6 mm che ricorda marcatamente il corpo di una formica. La colorazione di base del cefalotorace è bruna tendente all’arancio, con la zona oculare più scura, quasi nera. L’addome è allungato tendente al giallo scuro prossimalmente e al bruno nero nella parte distale. L’addome è connesso al cefalotorace da un pedicello molto sottile, che ricorda molto la vita stretta delle formiche. Le zampe sono giallastre-aranciate con delle striature nere sui fianchi. Il primo paio di zampe presenta delle bande nere ed il metatarso è ispessito e scuro, a ricordare fortemente l’antenna di una formica. Anche la parte oculare è allargata nella sua mediale del cefalotorace, e conferisce al ragno anche in questa parte del corpo un aspetto da formica!
Le femmine hanno le parti boccali normalmente sviluppate, mentre quelle del maschio si estendono orizzontalmente verso l’avanti e sono allungate e appiattite. I due sessi sono quindi molto ben riconoscibili l’uno dall’altro. Durante la ricerca del partner, i maschi esibiscono i loro massicci cheliceri alle femmine. Allo stesso modo, quando i maschi si fronteggiano nelle battaglie rituali mostrano i cheliceri divaricati ai propri rivali.
Come in altri Saliticidi, questi ragni non costruiscono la tela per cacciare le prede, ma le tendono degli agguati, saltando loro direttamente addosso. M. formicaria vive tipicamente negli strati superficiali della lettiera, in genere in prossimità dei formicai delle formiche che imitano, in genere specie di Myrmica o di Formica. Si ritrovano in habitat diversi, in prati aridi o anche in vicinanza di aree umide, come paludi, prati umidi e canneti.
I ragni formica si ritrovano tutto l’anno, con fasi attive principalmente in tarda primavera e inizio estate. Durante l’inverno non è inusuale trovarli a svernare nella conchiglia dei molluschi terrestri.
La specie non imita le formiche per ingannarle e nutrirsene. Il ragno si nutre infatti di piccoli moscerini e afidi. Per questa specie, il vantaggio di assomigliare ad una formica viene dal fatto che in questo modo riduce il rischio di predazione da parte di altre specie, che in genere percepiscono le formiche come animali aggressivi e pericolosi da cui stare alla larga. In questo modo il ragno riduce l’attacco da parte di imenotteri parassitoidi o dagli uccelli. Questo tipo di mimetismo ha dunque per M. formicaria una funzione primariamente protettiva.
Anche i movimenti delle formiche sono imitati da questa specie: in prima battuta il ragno imita la loro camminata. Al posto della tipica andatura da ragno, questa specie impiega movimenti più simili a quelli delle formiche, caratterizzati da piccole corse e movimenti sinuosi, quasi ad imitare le formiche quando seguono i feromoni nell’aria. Inoltre, per spostarsi questa specie utilizza solo tre delle quattro paia di zampe a disposizione, mentre il primo paio viene tenuto in alto ad imitare le antenne delle formiche. Grazie a questi movimenti del primo paio di zampe, il ragno nasconde inoltre i suoi grandi occhi mediani anteriori, tipici dei Salticidi.
In Europa ci sono altri generi di Salticidi che imitano le formiche, Synageles e Leptorchestes. In particolare, i Synageles sono ragni di piccole dimensioni (solo 3-4 mm) mentre i Leptorchestes sono di dimensioni simili a Myrmarachne, ma non presentano l’area oculare rialzata.
Perchè abbiamo scelto Myrmarachne formicaria come ragno dell’anno? La ragione principale riguarda il suo particolare mimetismo (mirmecomorfismo), che non riguarda soltanto caratteristiche fisiche, ma anche comportamentali, come ad esempio l’imitazione della camminata. E’ un modo veramente originale per diminuire il rischio di essere predati!
L’iniziativa del Ragno dell’Anno ha come scopo quello di avvicinare il pubblico ad un gruppo impopolare di animali e di fornire dati interessanti agli studiosi sulla distribuzione delle specie europee. In questo contesto, potete divertirvi a scoprire il Ragno dell’Anno e inviarci fotografie corredate da dati sulla posizione utili a documentare la distribuzione di questa specie in Europa.
Il ragno dell’anno è scelto ogni anno da 83 aracnologi di 26 paesi diversi. Il coordinamento del progetto è curato dal Museo di Storia Naturale di Vienna insieme ad ‘Arachnologischen Gesellschaft’ (AraGes) e la Società Europea di Aracnologia (ESA).
Christoph Hörweg & Marco Isaia