Ragno dell’anno 2021
Il ragno pirata – Ero furcata (Villers 1789)
Il ragno pirata Ero furcata (Villers 1789), appartiene alla famiglia dei Mimetidae, che al mondo conta 154 specie, di cui 10 in Europa e 6 in Italia. La famiglia è rappresentata da due generi, Mimetus ed Ero. Il genere Ero conta in Italia 5 specie (Ero alphana (Walckenaer 1802), E. cambridgei Kulczyński 1991, E. flammeola Simon 1881 E. furcata (Villers 1789) e E. tuberculata (De Geer 1778)., mentre per il genere Mimetus è noto soltanto M. laevigatus (Keyserling 1863).
Ero furcata (Villers 1789) presenta una distribuzione paleartica. In Europa è più frequente in zone di pianura e pedemontane fino agli 800 m di quota, ma può spingersi anche in zone di montane oltre i 1500 m. Il ragno pirata si ritrova abitualmente in ambienti naturali ed in particolare gli strati bassi della vegetazione o la base dei tronchi degli alberi, in genere in zone assolate e calde. Il ragno pirata non è considerato in pericolo di estinzione in nessuno stato europeo.
La lunghezza del corpo del maschio misura 2.5–3 mm, mentre le femmine raggiungono i 4.5–4.8 mm. Nella parte centrale il cefalotorace è rialzato, si presenta di colore bruno con un caratteristico disegno scuro. L’addome è raccorciato e arrotondato, presenta un colore bruno chiaro tendente al giallastro su cui si stagliano delle macchie più scure e due gobbe nella zona prossimale. Gli arti sono annulati e le prima due paia sono più lunghe delle altre. Il ragno pirata non costruisce alcun tipo di ragnatela ma, come suggerisce il suo nome, assalta gli altri ragni invadendo le loro tele. Per fare questo, il ragno pirata pizzica la tela degli altri ragni fingendosi una preda. In questo modo l’ignaro proprietario viene attratto con l’inganno e successivamente aggredito dal ragno pirata con l’aiuto delle potenti zampe anteriori. Una volta ghermita e avvelenata, la preda viene consumata risucchiando i tessuti interni, sciolti dalle secrezioni gastriche prodotte dal ragno pirata.
Durante il giorno il ragno pirata si nasconde sotto foglie o ramoscelli ed è quindi abbastanza difficile da trovare. Più facilmente si può osservare il caratteristico sacco delle uova, prodotto in tarda estate. Il sacco delle uova è a forma di goccia, largo circa 4 mm ed è costituito da diversi strati di seta. La parte più interna è un sottile strato bianco di fili sottili, lo strato intermedio è fatto di seta più spessa e resistente avvolta da un ulteriore strato esterno di fili crespi e ispidi. Il sacco delle uova è tipicamente appeso sotto una sporgenza, una foglia o un ramoscello su un sottile filo rigido lungo circa 15 mm. Appendere il sacco delle uova in questo modo può offrire protezione contro i predatori che vorrebbero mangiare le uova, ma non previene il parassitismo da parte di animali come le vespe icneumonidi che possono colpire fino al 40% dei sacchi delle uova. I sacchi ovigeri di solito contengono solo 6-8 uova. I giovani ragni schiudono dopo lo svernamento e maturano entro la fine della primavera e poi costruiscono le proprie sacche di uova, che schiudono durante l’estate. Ero furcata può essere ritrovato tutto l’anno.
In Europa sono presenti altre specie di ragni pirata, e tutte presentano uno stile di vita simile. Ero cambridgei ad esempio ha un aspetto simile a E. furcata, ha una taglia più piccola e si ritrova tutto l’anno in ambienti umidi come brughiere o prati allagati. Ero aphana presenta invece quattro gobbe anziché due, si trova ai margini di pinete e cespugli ed è per lo più attivo da aprile ad agosto nelle località più calde. La specie di taglia maggiore è Ero tuberculata, caratterizzata dalla presenza di quattro gobbe di cui due particolarmente grandi. Questa specie si può trovare nelle pinete e negli habitat umidi.
Perché il ragno pirata è stato scelto come ragno dell’anno?
Il ragno pirata ha sviluppato un modo piuttosto insolito di nutrirsi che lo rende degno di nota. Il caratteristico sacco delle uova offre inoltre la possibilità di attirare l’attenzione sui diversi modi in cui la seta di ragno può essere prodotta e utilizzata in modo efficiente.
L’iniziativa del Ragno dell’Anno ha come scopo quello di avvicinare il pubblico ad un gruppo impopolare di animali e di fornire dati interessanti agli studiosi sulla distribuzione delle specie europee. In questo contesto, potete divertirvi a scoprire il Ragno dell’Anno e inviarci fotografie corredate da dati sulla posizione utili a documentare la distribuzione di questa specie in Europa.
Il ragno dell’anno è scelto ogni anno da 83 aracnologi di 26 paesi diversi. Il coordinamento del progetto è curato dal Museo di Storia Naturale di Vienna insieme ad ‘Arachnologischen Gesellschaft’ (AraGes) e la Società Europea di Aracnologia (ESA).
Christoph Hörweg & Marco Isaia