Ragno dell’anno 2023
Cheiracanthium punctorium (Villers, 1789)
Informazioni generali
Cheiracanthium punctorium (Villers, 1789), appartiene alla famiglia Cheiracanthiidae. Questa famiglia di ragni conta 363 specie in tutto il mondo, di cui 35 note in Europa. Il genere Cheiracanthium (anche noti come ragni dei sacchi gialli) in Italia è rappresentato da 17 specie.
Distribuzione, habitat e conservazione
Cheiracanthium punctorium è una specie distribuita in tutto il Paleartico, dall’Europa all’Asia centrale. In Europa la specie è presente prevalentemente in pianura e in area pedemontana ad altitudini fino a 800 m sul livello del mare. Vi sono, tuttavia, segnalazioni ad altitudini superiori, fino a 1000 m. La specie vive principalmente negli strati erbacei e arbustivi di zone ben esposte al sole e aperte, ma si può ritrovare anche in prati umidi. In Italia la specie non è considerata in pericolo, ma in diversi stati dell’Europa centrale è inserita in Lista Rossa.
Descrizione
La lunghezza del corpo della femmina di Cheiracanthium punctorium è di circa 10-15 mm, i maschi sono leggermente più piccoli (7,5-12 mm). Il cefalotorace è bruno-verdastro e talvolta può anche essere completamente arancione, fino al rosso. L’apparato boccale molto robusto ha una parte basale rossa e l’uncino si presenta come una struttura affilata, nera, aghiforme. L’addome giallo-verde pallido ha spesso un segno cardiaco scuro che può raggiungere la metà dell’addome, ma può anche essere completamente assente.
Le zampe sono giallastre con le estremità più scure. Il primo paio di zampe è molto allungato, un carattere che può essere utilizzato per differenziare il genere Cheiracanthium, ad esempio, dai ragni del genere Clubiona.
Storia naturale
Questi ragni sono per lo più notturni e non costruiscono una tela per catturare le prede. Camminano attivamente verso la loro preda e poi la sopraffanno con un morso velenoso. Grazie alle grandi e potenti mascelle, questo ragno può catturare grossi insetti come cavallette o mantidi religiose. I ragni trascorrono la giornata in ritiri serici arrotondati, di solito nella bassa vegetazione, in cespugli o sotto le pietre. Si possono trovare principalmente in zone aperte, specialmente nell’erba alta, oppure nelle radure forestali, nei terreni incolti e nei prati, nonché sui bordi dei sentieri e sugli argini dei fiumi.
In piena estate, le femmine subadulte costruiscono camere di covata molto evidenti, quasi delle dimensioni di un uovo di gallina, che sono intrecciate con fili d’erba, foglie o steli. I maschi tessono i loro ricoveri serici direttamente accanto alla camera della covata. Non appena la femmina diventa matura sessualmente, il maschio sfonda il muro tra le due camere e ha luogo l’accoppiamento. Successivamente, in Agosto, la femmina depone 80-300 uova in un bozzolo. Durante questo periodo i ricoveri della femmina sono difesi in modo aggressivo.
I giovani ragni schiudono 3-5 settimane dopo, da metà settembre a inizio ottobre, lasciano la camera di covata e svernano in camere di seta che costruiscono da soli vicino al suolo. Questi hanno un diametro di circa 5 mm.
Veleno
Questa specie può mordere le persone, specialmente quando si cerca di catturare l’animale. Tuttavia, lo stile di vita solitario di questa specie, di solito lontano dalle zone antropizzate, rende l’incontro con l’uomo relativamente improbabile.
Il morso provoca un intenso dolore bruciante immediato che raggiunge il picco dopo 5-20 minuti e può durare per diverse ore. L’intensità del dolore è riportata come una puntura di vespa. Il morso può causare sintomi quali gonfiore locale moderato, arrossamento, prurito, nausea e una leggera febbre. Non sono note necrosi della pelle. Se necessario, si raccomanda una terapia di supporto.
Specie simili
Questa specie poò essere facilmente distinta dalle specie affini nell’Europa centrale grazie alla sua colorazione prominente e alle sue dimensioni. La confusione può sorgere solo con specie simili della famiglia dei Cheiracanthiidae.
Perché Cheiracanthium punctorium è stato votato ragno europeo dell’anno?
Da un lato, non è mai stato scelto un rappresentante di questa famiglia di ragni. D’altra parte, questa specie è citata abbastanza spesso dai media perché è anche associata a casi di morsi ed è quindi considerata clinicamente significativa. Tuttavia, molto spesso si tratta solo di supposizioni non verificate, quindi è molto importante documentare i casi corrispondenti e fornire informazioni generali su questo ragno per evitare timori infondati.
Con l’elezione del ragno dell’anno non solo si dovrebbe portare in primo piano un gruppo di animali “meno popolare”, ma anche stimolare l’attenzione verso habitat minacciati – in questo caso luoghi aperti e asciutti come prati, pascoli ed erba della steppa – e fornire dati agli scienziati sulla sua attuale distribuzione.
Il “ragno europeo dell’anno” è stato scelto da 84 aracnologi provenienti da 27 paesi europei. Il coordinamento spetta al Museo di Storia Naturale di Vienna, in collaborazione con la Società Aracnologica (AraGes) e la Società Europea di Aracnologia (ESA).
Christoph Hörweg e Marco Isaia
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